Arminio HWV 36 (Live-Aufnahme)
Arminio HWV 36 (Live-Aufnahme)
HÄNDEL Georg Friedrich (1685-1759)
Lowrey/Devin/Junker/Rasker/Cummings/FestspielOrche
Accent
3 CD
163:54
Oper
2018-09-07
Arminio, HWV 36 Händel, Georg Friedrich
Overture
Fuggi, mio bene
Il fuggir, cara mia vita
Signor, è in tuo potere
Non deve roman potere
Ah! che un vero valore
Al lume di due rai
Colla spada d'Arminio, signore, io ti presento
Scagliano amore e sangue
Arminio, al tuo furore
Al par della mia sorte
Se Arminio oggi non piega
Fiaccherò quel fiero orgoglio
Non sono sempre vane larve
Ramise, oh Dei!
Sento il cor per ogni lato
Ohimè! Parte Ramise
E'vil segno d'un debole amore
Cruda sorella!
Posso morir, ma vivere
Sinfonia
Come, signor, vorrai?
Con quel sangue dipinta vedrai
Quest'è, oh signor, di Cesare è il volere
Duri Iacci, voi non siete
Arminio, in questi accenti per la mia lingua
Sì, cadrò, ma sorgerà
Figlia, son vani i pianti
Al furor che ti consiglia
Prencipe senza fede!
Niente spero, tutto credo
O Ramise, o Segeste, ambo fatali!
Quella fiamma, ch'il petto m'accende
Olà! Custodi, alcun di voi mi chiami Varo
Vado a morir, vi lascio la pace
Tusnelda, io son confuso!
Rendimi il dolce sposo
Fier teatro di morte!
Ministri, alla mia morte
Ritorno alle ritorte
Del castello in difesa
Mira il ciel, vedrai d'Alcide
Ho veleno, e ferro avanti
Ti stringo, o illustre acciaro
Quando più minaccia il cielo
Arminio sventurato!
Il sangue al cor favella
Tra speme e timore
Mia sposa, mia sorella
Fatto scorta al sentier della gloria
Va, che nel dubbio calle anco il mio amore
Va, combatti ancor da forte
Sigismondo, qui resti vittima di Segeste
Impara a non temer
Perché mi dividete
Voglio seguir lo sposo
Fuggiam, signor!
Ritorna nel core vezzosa, brillante
Goda nostr'alma appieno
A capir tante dolcezze
HÄNDEL Georg Friedrich (1685-1759)
Lowrey/Devin/Junker/Rasker/Cummings/FestspielOrche
Accent
3 CD
163:54
Oper
2018-09-07
Arminio, HWV 36 Händel, Georg Friedrich
Overture
Fuggi, mio bene
Il fuggir, cara mia vita
Signor, è in tuo potere
Non deve roman potere
Ah! che un vero valore
Al lume di due rai
Colla spada d'Arminio, signore, io ti presento
Scagliano amore e sangue
Arminio, al tuo furore
Al par della mia sorte
Se Arminio oggi non piega
Fiaccherò quel fiero orgoglio
Non sono sempre vane larve
Ramise, oh Dei!
Sento il cor per ogni lato
Ohimè! Parte Ramise
E'vil segno d'un debole amore
Cruda sorella!
Posso morir, ma vivere
Sinfonia
Come, signor, vorrai?
Con quel sangue dipinta vedrai
Quest'è, oh signor, di Cesare è il volere
Duri Iacci, voi non siete
Arminio, in questi accenti per la mia lingua
Sì, cadrò, ma sorgerà
Figlia, son vani i pianti
Al furor che ti consiglia
Prencipe senza fede!
Niente spero, tutto credo
O Ramise, o Segeste, ambo fatali!
Quella fiamma, ch'il petto m'accende
Olà! Custodi, alcun di voi mi chiami Varo
Vado a morir, vi lascio la pace
Tusnelda, io son confuso!
Rendimi il dolce sposo
Fier teatro di morte!
Ministri, alla mia morte
Ritorno alle ritorte
Del castello in difesa
Mira il ciel, vedrai d'Alcide
Ho veleno, e ferro avanti
Ti stringo, o illustre acciaro
Quando più minaccia il cielo
Arminio sventurato!
Il sangue al cor favella
Tra speme e timore
Mia sposa, mia sorella
Fatto scorta al sentier della gloria
Va, che nel dubbio calle anco il mio amore
Va, combatti ancor da forte
Sigismondo, qui resti vittima di Segeste
Impara a non temer
Perché mi dividete
Voglio seguir lo sposo
Fuggiam, signor!
Ritorna nel core vezzosa, brillante
Goda nostr'alma appieno
A capir tante dolcezze
HÄNDEL Georg Friedrich (1685-1759)
Lowrey/Devin/Junker/Rasker/Cummings/FestspielOrche
Label : Accent
Artikelnummer: ACC26409
3 CD Spielzeit : 163:54
CHF 42.00
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Genre: | Oper |
Anzahl Tracks: | 60 |
Erstveröffentlichung: | 2018-09-07 |
EAN/UPC: | 4015023264090 |
Trackliste
Arminio, HWV 36 Händel, Georg Friedrich Overture
Fuggi, mio bene
Il fuggir, cara mia vita
Signor, è in tuo potere
Non deve roman potere
Ah! che un vero valore
Al lume di due rai
Colla spada d'Arminio, signore, io ti presento
Scagliano amore e sangue
Arminio, al tuo furore
Al par della mia sorte
Se Arminio oggi non piega
Fiaccherò quel fiero orgoglio
Non sono sempre vane larve
Ramise, oh Dei!
Sento il cor per ogni lato
Ohimè! Parte Ramise
E'vil segno d'un debole amore
Cruda sorella!
Posso morir, ma vivere
Sinfonia
Come, signor, vorrai?
Con quel sangue dipinta vedrai
Quest'è, oh signor, di Cesare è il volere
Duri Iacci, voi non siete
Arminio, in questi accenti per la mia lingua
Sì, cadrò, ma sorgerà
Figlia, son vani i pianti
Al furor che ti consiglia
Prencipe senza fede!
Niente spero, tutto credo
O Ramise, o Segeste, ambo fatali!
Quella fiamma, ch'il petto m'accende
Olà! Custodi, alcun di voi mi chiami Varo
Vado a morir, vi lascio la pace
Tusnelda, io son confuso!
Rendimi il dolce sposo
Fier teatro di morte!
Ministri, alla mia morte
Ritorno alle ritorte
Del castello in difesa
Mira il ciel, vedrai d'Alcide
Ho veleno, e ferro avanti
Ti stringo, o illustre acciaro
Quando più minaccia il cielo
Arminio sventurato!
Il sangue al cor favella
Tra speme e timore
Mia sposa, mia sorella
Fatto scorta al sentier della gloria
Va, che nel dubbio calle anco il mio amore
Va, combatti ancor da forte
Sigismondo, qui resti vittima di Segeste
Impara a non temer
Perché mi dividete
Voglio seguir lo sposo
Fuggiam, signor!
Ritorna nel core vezzosa, brillante
Goda nostr'alma appieno
A capir tante dolcezze
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